Un’azienda deve necessariamente avere una persona che ha l’ultima parola su tutto, generalmente il C.E.O. , l’Amministratore Delegato, la persona che è al vertice dell’organigramma subito sotto la proprietà. Anche se ci sono più soci, uno deve poter prendere l’ultima decisione, non importa se l’azienda è grande o piccola.
L’azienda come “dittatura illuminata”
Mi piace definire l’azienda una “dittatura illuminata” in cui, se tu sei quello che è al vertice, ascolti, ti fai suggerire, tieni conto delle opinioni degli altri ma poi, alla fine decidi tu. La stessa cosa vale nei vari dipartimenti intermedi: se sei il direttore marketing devi poter prendere decisioni, se sei il responsabile della produzione devi poter prendere decisioni sapendo che devi comunque dare riscontro, in termini di numeri e risultati a chi sta sopra di te.
Regole e valori aziendali
Proprio perché l’azienda non è una democrazia ha delle regole, dei valori, delle procedure, auspicabilmente scritte, che vanno comunicate e devono essere condivise, abbracciate e rispettate, da tutti e soprattutto a chi ha o aspira ad avere ruoli di responsabilità.
Il ruolo dell’imprenditore
Guidare un’azienda significa avere delle pretese. Pretese verso se stessi, verso i propri collaboratori che ci permettano di realizzare gli obiettivi di qualsiasi impresa: prosperità per l’azienda, per i collaboratori e per la proprietà che permetta di stare sul mercato, di essere competitiva e di riuscire a superare tutte le tempeste che, inevitabilmente, il mercato proporrà. Proprio per questo una parte importantissima per ogni Imprenditore è quella di essere promotore dei valori aziendali, senza compromessi, nei confronti di tutte le persone che lavorano in azienda e soprattutto nei confronti dei responsabili o di chi si vuole far crescere: senza valori, procedure e focus condivisi non si va da nessuna parte.
Se nella nostra azienda abbiamo una persona che, per quanto brava possa essere potenzialmente, non condivide i nostri valori e le nostre metodologie d’impresa cerchiamo di lavorarci, cerchiamo di capire perché e soprattutto cerchiamo di riuscire ad allinearla in modo che si possa lavorare serenamente per la crescita del business e non per parare contro intenzioni o disaccordi celati. Nel caso, dopo aver fatto tutte le attività necessarie per recuperare la persona, non ci si riesca, lasciamola andare, senza remore, perché non è lui/lei sbagliato, evidentemente noi non siamo l’azienda giusta per lui/lei, tutto qui. Lasciamola o facciamola andare perché il rapporto si deteriorerebbe troppo e noi avremmo un buco camuffato che invece che far crescere l’azienda la rallenterebbe con disappunto, malumore e stress per tutti. Cosa ne pensi?