Per capire quanto è importante e complicato il passaggio generazionale serve farsi un’idea dello scenario delle aziende familiari in Italia
I dati
Tutti gli imprenditori che vedono crescere i figli devono, prima o poi, fare alcune considerazioni in merito alla continuità aziendale, avendo a disposizione 3 opzioni:
- Lascio
- Raddoppio
- Faccio saltare il banco
Partiamo dai dati evidenziati da una ricerca de “Il Sole 24 Ore”:
- Solo il 31% delle aziende arriva in salute alla seconda generazione
- Solo il 15% delle aziende arriva in saluta alla terza generazione
Questi sono fatti, non opinioni.
Ci sono tanti motivi per cui questo accade ma il principale è imputabile ai senior che, quando ne hanno avuto l’occasione non hanno predisposto il passaggio generazionale per tempo e in modo corretto.
Certo, ci sono anche tante responsabilità da parte dei junior, che spesso pensano di potersi comportare in azienda come se fossero al picnic di pasquetta con tutta la famiglia riunita, ma questa è un altra storia, che racconterò in un altro post.
Errori nel passaggio generazionale
Hai creato l’azienda, ci hai investito tutti i soldi, l’anima, il fisico, hai rinunciato a tutto, spesso anche a passare dei momenti con la tua famiglia e ora devi pensare di mollare.
Non se ne parla.
O meglio, parliamone, ma intanto, finché ci sono io faccio tutto io, i figli avranno il loro tempo e potranno decidere, quando non ci sarò più.
Non perché sono cattivo o assolutista, ci mancherebbe, ma perché li voglio proteggere, voglio evitare che facciano gli errori che ho fatto io e poi, voglio trasferire il mio modo di fare impresa che fino ad oggi ha funzionato, devono capirlo.
Questo è l’errore di fondo: o li fai entrare e gli dai, man mano che crescono, responsabilità e gli permetti di fare cose che tu non faresti, facendo un passo di lato o lascia perdere.
Fallirai tu, farai del male a loro e metterai a rischio l’azienda, lasciandola in mano a degli incapaci schiacciati dal peso della tua leggenda personale.
Il passaggio generazionale è la prova più alta a cui sei chiamato: dopo aver accettato che i figli siano diventati grandi e ti abbiano contestato a casa, facendo scelte che tu non hai approvato al 100%, ora devi permettere di far fare loro la stessa cosa in azienda.
L’azienda: fonte di sostentamento per tutta la famiglia, la figlia, importante come loro, che ha permesso a tutta la famiglia di prosperare.
Fare un passo a lato, per permettere ai figli biologici di impadronirsene e metterti anche in questo caso da parte: è la prova suprema, ne parlo anche qui.
Pianificazione del passaggio generazionale
Se non sei disposto nel tempo a farti da parte, te lo scrivo in modo così brutale apposta, trova il modo di chiudere o di vendere l’azienda, perché diversamente, quando morirai d’infarto alla scrivania o sarai rincoglionito per il troppo stress vissuto, perché succederà, i ragazzi non saranno pronti e lascerai loro un mare di problemi e non delle opportunità.
Se invece ti rendi conto che i tuoi ragazzi vogliono davvero entrare in azienda, ma davvero, non per fare un piacere a te, programma il passaggio generazionale quando sei ancora in forma.
Fallo quando puoi essere una guida per loro, camminando al loro fianco per poi, passo dopo passo, indietreggiare mandando avanti loro e aiutandoli a diventare autonomi nella gestione dell’impresa.
E’ dura, ma è lo stato naturale delle cose, è la vita stessa che ce lo impone: non possiamo pensare di essere eterni ma possiamo pensare di tramandare quello che abbiamo costruito lasciando un segno, vero, nel futuro, del nostro passaggio.
Questa è la sfida e la partita da giocare.
Non è semplice, ma si può fare con regole d’ingaggio chiare in termini di:
- Impegno temporale
- Rispetto dei ruoli
- Competenze da trasferire e imparare
- Capacità manageriali
- Delega progressiva
- Visione per il futuro
Affidati a un professionista
Se hai le competenze per fare da mentore ai tuoi ragazzi fallo, diversamente trova qualcuno che ti aiuti perché spesso, un supporto esterno facilita il dialogo e fa fluire meglio la comunicazione.
Ricorda che spesso i problemi partono proprio da una mancanza di comunicazione o da una comunicazione corrotta da fattori emotivi e personali, che impediscono analisi lucide dal punto di vista manageriale.
Se ti rendi conto di essere troppo coinvolto emotivamente per agire lucidamente, trova un mentore per te e per i tuoi ragazzi, sarà il miglior investimento che potrai fare per la tua azienda e per la tua serenità futura.
Non è per niente semplice, ma è la sfida più grande, la sfida che ti meriti di vincere: per te, per la tua azienda, per la tua famiglia.
Ne hai passate tante e le hai superate, giocati questa partita senza preconcetti, come una sfida nuova e ti posso garantire che troverai anche il modo di divertirti.
Perché non c’è niente di più bello che vedere crescere i propri figli dando garanzia di continuità all’azienda: è un modo di lasciare il segno anche nel futuro.
Per avere maggiori informazioni sul nostro supporto per il passaggio generazionale contattaci qui: [email protected]