Io sono una cliente esigente. Quando ho bisogno di un servizio o di un prodotto cerco il meglio. Come? Internet, chiedo alle persone che conosco…
Insomma, mi informo.
Lo faccio per due motivi: il primo è che sono una persona curiosa e mi piace imparare cose nuove ogni giorno, anche se apparentemente insignificanti e poco utili, il secondo è che non mi piace perdere tempo e girare vagando per negozi, uffici o altro in cerca di quello che voglio. Preferisco partire da casa con le idee chiare.
Sì sì, anch’io faccio acquisti impulsivi e sull’onda di emozioni, ma questa è un’altra storia.
La professionalità e la fiducia nel rapporto con il cliente
Qui vi spiego cosa sono per me la professionalità e la fiducia e come, secondo me, non possono essere slegate l’una dall’altra.
Chi mi conosce sa che non ho vizi, o almeno non vizi comuni: non fumo, non bevo caffè, bevo pochissimo alcool, insomma, per alcuni sono una persona noiosa. Ma, siccome si dice che di vizio bisogna averne almeno uno, io mi sono creata il mio: appena posso, cambio look ai miei capelli.
E’ un’attività che richiede di uscire spesso dagli schemi e che può essere dispendiosa, inoltre ti espone al rischio di osare troppo e di arrivare a risultati non esattamente come quelli sperati. Da non sottovalutare nemmeno il sentirsi la probabile causa di attacchi di cuore per chi mi guarda e resta sconvolto eheh.
Perchè lo faccio? Perché lo trovo estremamente divertente e osare, per me, non è mai stato un problema. Cosa c’entra in questo articolo?
Il mio esempio con la parrucchiera
Vi racconto come ho scelto la mia parrucchiera, per spiegarvi i concetti di cui parlavo prima. Una specifica la devo fare, visto che anche lei leggerà questo articolo: se ho questo vizio è anche colpa (lei direbbe merito) sua!
Cercavo disperatamente un parrucchiere. Avevo voglia di cambiare perché i miei capelli biondi e corti, ormai non mi rendevano più giustizia e mi avevano stufata.
Ero ancora a Pordenone e iniziai la ricerca classica su google. Guardai le stelline di tutti i parrucchieri usciti nella ricerca. Entrai nei siti di chi mi ispirava di più, ma non trovai niente di interessante. Un paio di giorni dopo, mi apparve la classica sponsorizzata su FaceBook.
Sembrava proprio quello che stavo cercando!
Numero di telefono. Chiamo. Appuntamento.
Ricordo che quando sono entrata nel negozio e l’ho vista ho pensato: ok mi sembra abbastanza fuori dalle righe per andare bene. Come sempre, sono i primi secondi a influenzarci e a farci avere un’opinione sulle persone. Questo è un dato di fatto che nessuno può smentire!
Ci presentammo e mi fece sedere in un angolino, forse pensando di mettermi a mio agio. Arrivò da me poco dopo e mi chiese: Bene, che cosa avresti intenzione di fare ai capelli?
Vi dico solo che le ho chiesto un biondo più chiaro e di non tagliarli troppo perché volevo farli crescere. Uscii da lì con i capelli viola e corti tanto quanto non li avevo mai portati.
Chi mi conosce sa che io non sono facilmente influenzabile, non su queste cose.
Ma allora, cosa mi ha portato a questo cambio di rotta?
Semplice, la sua professionalità e il mio anticipo di fiducia direi inevitabile.
Come?
Lei è stata molto brava durante la fase di consulenza, mi ha spiegato perché secondo lei le idee che avevo io non erano le migliori per far risaltare il colore della mia pelle, la forma del mio viso, ecc… Mi ha messo davanti all’evidenza, che non avevo potuto prendere in considerazione perchè semplicemente non è il mio mestiere! Ho alzato le mani e le ho detto: Fai tu.
Il valore della professionalità e della fiducia
Il mio è un esempio semplice, per evidenziare che quando ci si trova davanti a un professionista, lo si riconosce, lo si sente sulla pelle che è quello giusto.
Il riconoscimento della professionalità chiama, di conseguenza, la nostra fiducia, la diamo a chi riteniamo professionale e professionista. Lo facciamo perché sentiamo che nessuno potrebbe darci lo stesso livello di prestazione, di prodotto, di servizio. Lo facciamo perché arriva un punto in cui bisogna fidarsi.
Non siamo e non possiamo essere dei tuttologi, nemmeno quelli che vivono credendo di esserlo!
Lo facciamo quando chi è davanti a noi si vende bene.
Ho detto vende??? Ebbene sì, perché noi ci vendiamo sempre quando si tratta di lavoro. Sempre. Anche quando spieghiamo al nostro capo un lavoro e come lo abbiamo fatto. Ci stiamo vendendo. E un professionista, deve sapersi vendere bene. Questa è una delle cose che lo farà distinguere dagli altri. Questo è un atteggiamento che richiamerà la fiducia di chi si rivolgerà a lui.
Quindi, professionalità = fiducia?
Per me sì, perché, da cliente, se trovo un professionista mi affido completamente.
D’altro canto è quello che ottengo anch’io dai miei clienti, fiducia.
La differenza, la fa poi la capacità di mantenere questa fiducia, riuscendo a fare la differenza in ogni istante e in ogni passaggio del nostro lavoro.
Per voi l’equazione professionalità = fiducia è reale? Quando date voi la fiducia a un professionista?