Grazie al mio lavoro, ho la fortuna di incontrare diversi imprenditori. Diversi inteso sia come numero, che come peculiarità!
Una delle qualità di noi che facciamo impresa, è quella di conoscere il rischio. Conoscerlo vuol dire innanzitutto capire che fa parte del proprio lavoro, accettarlo e non temerlo e spesso cercarlo per far crescere la propria impresa.
Il rischio
Come cercare il rischio?
Mi spiego meglio: per far crescere la propria impresa, sicuramente si cerca di stare al passo con i tempi, di creare dei cambiamenti, di trovare soluzioni, di evolvere dei processi, assumere nuovo personale, ecc. Per fare tutto questo, bisogna ingegnarsi, che non vuol dire arrabattarsi, ma impegnare tutte le risorse del proprio ingegno per conseguire il fine che si ha e per raggiungere il risultato desiderato.
Cercare il rischio spesso fa la differenza. Ma come? Ovviamente non sto parlando di essere degli sprovveduti che pescano da un’urna il biglietto in cui c’è scritta la prossima mossa da fare, assolutamente no! Ma tenere sempre le antenne alte, le orecchie aperte, ecco come nascono le nuove idee!
La creatività
La creatività è quel quid che ci permette di evolverci, di trovare soluzioni, di azzardare a provare a muovere un passo oltre quel confine che non abbiamo mai superato. occhi spalancati alla ricerca di nuovi spunti e pronti a raccogliere nuovi stimoli. Solo così si accende quella famosa lampadina. Ah, perché non si accende da sola? Eh no! Bisogna essere recettivi, curiosi, pronti ad accogliere nuove opportunità.
Ci fa vedere il mondo da un’altra prospettiva e, spesso, ci permette di plasmare la realtà come non avremmo mai pensato.
Ho amato la definizione di creatività che Caparezza ha dato in un’intervista e che qui voglio condividere con voi: “L’atto del creare, è un atto contrapposto alla realtà, perché se la realtà ti bastasse, non andresti a creare il cinema o la danza o il disegno o la pittura. Tutto ciò che noi facciamo è perché evidentemente non ci basta quello che abbiamo, altrimenti vivremmo al rango degli animali, che si fanno bastare quello che hanno e quindi non subiscono un’evoluzione […]. Noi siamo diversi, abbiamo questa potenzialità della creazione. […] Tu cerchi qualcosa di meglio di quello che hai intorno.”
E noi imprenditori facciamo questo: cerchiamo qualcosa di meglio di quello che abbiamo intorno, altrimenti non saremmo imprenditori, non ci confronteremmo con altri imprenditori, nel mio caso non aiuterei altri imprenditori a crescere. Non avremmo idee per migliorare le nostre aziende e non ci sarebbero le realtà che viviamo ora, non esisterebbe il progresso, e tu non saresti davanti a un pc o con lo smartphone in mano a leggere questo articolo.
Quanta importanza dai alla creatività? Quanti rischi hai corso davvero?
I numeri
Certo, non tutti siamo uguali: c’è chi è più visionario e chi è più razionale. Ma abbiamo un’arma che possiamo usare anche quando vogliamo rischiare: i numeri. Armeggiamo con i numeri tutti i giorni, tra fatture, budget, incassi, costi, entrate, statistiche, ma li sappiamo usare realmente? Personalmente sto avendo la conferma che non si smette mai di imparare a usare i numeri, numeri nuovi, numeri rivisitati, numeri più o meno in sintonia con noi. Ma il nostro lavoro è anche questo: usare i numeri, leggerli. Ecco, qui eviterei di usare la creatività!
Tu i numeri li hai? Quanta importanza dai ai numeri? Quali guardi, solo quelli che pensi che ti possano servire o tutti?
Fare impresa è davvero un’impresa! È la realtà, non un gioco di parole.
In che percentuale il rischio, la creatività e i numeri contano all’interno di un’impresa, secondo te? Prova a rifletterci, magari disegna un cerchio e prova a dividerlo in 3 fette. Qual è quella più grossa? E quale dovrebbe essere la più grossa?
Parliamone, chissà che ne nasca qualche idea. Scrivici a [email protected].
Paola Bragatto