In questo periodo, c’è chi cerca di farmi soffrire di crisi di identità. Scherzi a parte, ogni volta che conosco qualcuno e che capita di parlare del proprio lavoro, alla domanda “E tu di bello cosa fai?”, piuttosto che “Di cosa ti occupi?”, ecc. dico di essere un’allenatrice d’impresa. Solitamente, poi, vedo facce stranite, o incuriosite. Allora, mi viene automatico iniziare a dare qualche dettaglio in più.
Racconto che lavoro con gli imprenditori per aiutarli a fare al meglio il loro lavoro, li supporto in alcune aree in cui ci sono delle cose da risolvere o delle situazioni da allineare. Appena dico queste due cose, ecco che arriva. Lo vedo in quegli occhi, quel senso di comprensione e rilassatezza che dice “ah ho capito” e mezzo secondo dopo mi trovo etichettata come temporary manager o consulente, a caso, perchè sembrano termini che si possa tranquillamente interscambiare. Ma non è così!
Qual è la differenza? Parecchia e sostanziale, mi sono accorta che la confusione è tanta e la sto trovando anche tra chi è del mestiere, provo a fare chiarezza.
Vediamo le definizioni del web.
Differenze tra temporary manager e consulente aziendale
- Temporary Management: secondo Wikipedia la definizione di più usata nella stampa economica e nella letteratura manageriale viene da Maurizio Quarta di Temporary Management & Capital Advisors, dal suo libro indicato in nota: per Temporary management si intende l’affidamento della gestione di un’impresa o di una sua parte a manager altamente preparati e motivati, al fine di garantire continuità all’organizzazione, accrescendone le competenze manageriali già esistenti, e risolvendo al contempo alcuni momenti critici, sia negativi (tagli, riassestamento economico e finanziario) che positivi (crescita, sviluppo di nuovi business). Per il successo di un intervento è fondamentale che al temporary manager vengano fornite tutte le opportune leve (soprattutto poteri e deleghe, laddove necessario).
In sostanza il Temporary Manager gestisce ed esegue.
- Consulente, ora vediamo chi è per Jobbydoo: il consulente aziendale è il professionista che aiuta le imprese a crescere, aumentare il fatturato e più in generale a migliorare, innovando e risolvendo le criticità. Tramite le proprie competenze specifiche, il consulente aziendale assiste le imprese nell’affrontare le continue sfide poste dal mercato e dalla digitalizzazione. Fornisce analisi e sviluppa strategie insieme all’azienda, per apportare miglioramenti o per affrontare criticità.
La sostanziale differenza tra le due figure è che il Temporary Manager è più operativo e gestisce e/o esegue direttamente le strategie sviluppate, mentre un consulente aiuta i manager o gli operativi coinvolti a raggiungere gli obiettivi prefissi, aumentando le loro conoscenze ed aiutandoli a migliorare la loro operatività, non svolgendo direttamente la parte operativa.
Semplice! Ma quanti ne sono a conoscenza?
Altro punto importante, è la questione della delega. Il Temporary Manager dispone solitamente di deleghe e di potere decisionale, finalizzato agli obiettivi che l’azienda che lo assume deve raggiungere, il consulente non detiene tali deleghe.
Possiamo anche dire che, può accadere di trovare situazioni nelle quali un’azienda si rivolge a un consulente, si definiscano delle strategie e che queste comportino l’assunzione di un temporary manager che quindi realizzi concretamente le strategie delineate dal consulente insieme all’azienda.
Quindi sono uno la conseguenza dell’altro?
Ecco, non mi spingerei in territori pericolosi e non mi azzardo a dire una cosa simile, diciamo che può capitare, ma che non è la prassi.
Insomma, pochissime righe per aver ben chiara, spero, la differenza tra queste due figure che portano supporto alle aziende.
Allenatore d’Impresa
Come dici? Ora vuoi sapere cos’è un allenatore d’impresa?
Beh, se sei qui, hai sentito parlare di noi, hai dato una veloce occhiata al sito, magari questo non è l’unico articolo del blog che hai letto e forse un’idea ce l’hai.
L’allenatore d’impresa è una nuova casella nel panorama della formazione manageriale, non è né un consulente, nè un temporary manager perchè, pur non avendo deleghe dirette lavora sul campo, fianco a fianco con l’Imprenditore per supportarlo nella crescita sua e della sua azienda.
Ci occupiamo di consulenza e formazione, affiancando l’Imprenditore, allenando lui e le sue persone direttamente sul campo, li aiutiamo ad affinare e sviluppare le competenze manageriali oggi indispensabili. A differenza di altri consulenti, per noi al primo posto c’è il raggiungimento degli obiettivi dell’impresa: non ci ingaggia l’Imprenditore ma l’impresa stessa, che viene prima di tutto, anche a costo di andare in contrasto con l’Imprenditore, se serve. Siamo un punto di riferimento e i nostri clienti possono contare sempre su di noi. Siamo noi per primi imprenditori e abbiamo lavorato in imprese simili a quelle dei nostri clienti: sappiamo cosa voglia dire “sporcarsi le mani sul campo”. Capiamo quello che i nostri clienti stanno vivendo, anche perché lo abbiamo spesso vissuto anche noi, ma riusciamo ad avere un punto di vista esterno che ci permette di affrontare le varie situazioni in modo più obiettivo. Stiamo con loro, fianco a fianco lungo tutto il percorso e trasferiamo il nostro know how per far fare un balzo in avanti all’Impresa aiutando l’Imprenditore a migliorare la qualità dei suoi risultati.
Ci alleniamo insieme, sudiamo insieme, rompiamo le scatole, creiamo insieme all’Imprenditore, un percorso personalizzato che lo porterà a raggiungere i suoi obiettivi imprenditoriali.
Quindi Temporary Manager o Consulente? Allenatore d’Impresa, ovvio!
Per avere maggiori informazioni o approfondire l’argomento contattaci all’indirizzo mail [email protected]
Paola Bragatto