Il problema, per molti di noi, non è il lavoro che non c’è, le opportunità che mancano, la sfiga, la concorrenza, i cinesi, i marziani, le scie chimiche, il problema spesso: siamo noi.
Il problema, per molti di noi, è che siamo degli sciattoni del cazzo!
Quando siamo clienti pretendiamo l’eccellenza da chi ci vende qualcosa: pretendiamo lavori perfetti al 100% proprio perché li paghiamo, e non dirmi che non è vero.
- Accetteremmo una bibita piena a tre quarti pagandola interamente? Ma è quasi piena.
- Accetteremmo di comprare un maglione bucato a prezzo pieno? Oh ma con un solo piccolo buchino, niente di importante, che vuoi che sia?
- Accetteremmo di pagare un pasto completo quando non ti portano il dolce che rappresenta solo una piccola parte di tutto quello che hai mangiato? Si ma ti ho portato quasi tutto
No, non lo accetteremmo, nessuno di noi lo accetterebbe e se lo facesse avrei dei seri dubbi sulla sua sanità mentale.
Quando siamo fornitori, invece, ci dimentichiamo dei ragionamenti che facciamo quando siamo clienti
Ci concediamo delle libertà inaccettabili:
- Lavori in ritardo
- Lavori incompleti
- Lavori fatti più o meno
- Scarsa considerazione del cliente
- Giustificazioni e scuse su problemi causati da noi di cui, al cliente, non può fregare di meno
- Incompetenza più o meno palese
- Promesse non mantenute
Siamo una generazione di persone pressapochiste, poco motivate, scarsamente studiose e soprattutto distratte da tutte le stronzate irreali che ci fanno vedere i social, dove sembra che successo e semplicità, soldi facili senza fare fatica, sia la regola.
Siamo dei minchioni.
Quanto valiamo per il mercato davvero?
Lasciamo perdere le idee e le illusioni, lasciamo perdere anche gli imprenditori pirati che sfruttano le persone, ci sono, ma non sono oggetto di questo articolo, restiamo concentrati su di noi: quanto pensiamo di valere? 1.500 euro al mese, 2.000, 3.000, 5.000, 10.000, di più? Non importa la cifra, dev’essere quella che pensi giusta tu ma con un appunto: cosa dobbiamo dare in termini di risultato per la cifra che vorremmo avere? Facciamoci una seria analisi di coscienza e capiamo se valiamo davvero i soldi che vorremo prendere, o se c’è un po’ di strada da fare per arrivarci e incamminiamoci.
Il denaro che prendiamo è la misura di quanto valiamo per il mercato e, si sa, se siamo sopravvalutati e non siamo capaci, parlo per il privato, prima o poi i nodi vengono al pettine, sempre.
Se pensiamo di non guadagnare abbastanza troviamo il modo di valere di più per il nostro datore di lavoro, non secondo l’idea che abbiamo noi del risultato, ma secondo quella che ha lui e possiamo essere certi che il nostro salario nel tempo aumenterà.
Se poi il nostro imprenditore fosse così ottuso da non comprendere il nostro valore, avendone acquisito tanto, non avremo certamente molti problemi a trovare chi ci apprezza ed ha voglia di remunerarci per quello che effettivamente valiamo.
Assioma: il mercato paga il valore dimostrato sul campo, non le chiacchiere o le presentazioni in power point
Non importa se siamo Imprenditori o dipendenti ambiziosi che vogliono emergere, è la stessa cosa: la ricerca dell’eccellenza dev’essere la nostra stella polare senza se e senza ma.
Vogliamo emergere nel nostro settore?
- Lavoriamo per essere eccellenti
- Studiamo e formiamoci per migliorarci quotidianamente
- Non accettiamo lavori fatti male sapendo che, un lavoro fatto bene al 99%, è un lavoro di merda.
- Non sempre le cose funzionano e possiamo fare errori, ci sta, impariamo dall’errore e cerchiamo di migliorarci.
- Guardiamo quelli più bravi di noi e cerchiamo di farceli amici per capire come fanno senza essere invidiosi e scopriremo che, spesso, chi è bravo è anche disposto a trasferire le sue competenze e darci suggerimenti utili per la nostra crescita perché legge l’entusiasmo e la voglia di fare.
Non facciamo le amebe, siamo curiosi, facciamo proposte, anche strampalate, per dimostrare che siamo vivi e che vogliamo lasciare un segno.
Non rompiamo i coglioni costantemente mettendo i problemi davanti alle soluzioni. Per ogni problema può esserci una soluzione, aiutiamo a trovarla senza pregiudizi.
Te lo garantisco al limone: se riusciamo a fare queste cose, non perché le dobbiamo fare, ma perché diventano prima un nostro modo di essere per trasformarsi poi in un modo di fare che finalmente ci permetterà di ottenere risultati importanti.
Le scuse stanno a zero, solo l’attitudine a ricercare l’eccellenza ha valore oggi, il resto sono chiacchiere sciocche.
Ti ha disturbato quello che ho scritto? Non me ne frega un cazzo, ma se vuoi parlarne sono qui per prenderti a schiaffi senza problemi e darti una mano. Oggi va così.