Siamo Imprenditori incompetenti? Questa domanda può apparire provocatoria ma è molto utile porsela.
Molti di noi conoscono molto bene il principio di Peter che risale al 1969 ma che io trovo più attuale che mai.
Per quei due lettori che non se lo ricordano o non lo conoscono mi faccio aiutare da Wikipedia e lo metto a questo link su cui potete cliccare per leggerlo.
In estrema sintesi il principio di Peter afferma che, come puoi vedere bene nell’immagine, noi saliamo, nell’organigramma della nostra azienda, fino ad un punto in cui raggiungiamo un livello di incompetenza che non saremo più in grado di colmare.
Testualmente da Wiky: “Il principio di Peter va inteso nel senso che, in una gerarchia i membri che dimostrano doti e capacità nella posizione in cui sono collocati vengono promossi ad altre posizioni. Questa dinamica, di volta in volta, li porta a raggiungere nuove posizioni, in un processo che si arresta solo quando accedono a una posizione poco congeniale, per la quale non dimostrano di possedere le necessarie capacità: tale posizione è ciò che gli autori intendono per «livello d’incompetenza», raggiunto il quale la carriera del soggetto si ferma definitivamente, dal momento che viene a mancare ogni ulteriore spinta per una nuova promozione”.
Le dinamiche gerarchiche
Non necessariamente, infatti non accade quasi mai, il miglior venditore sarà in grado di fare il direttore vendite o il miglior contabile sarà in grado di fare il C.F.O.
Per noi Imprenditori è più complicato però: siamo al vertice della piramide e chi ci dice o chi si può permettere di dirci che siamo incompetenti? Nessuno ovviamente, gli Imperatori siamo noi.
Scherzo, ma non troppo. Spesso, soprattutto nelle P.M.I. che sono il mio target di clientela, imprenditori di successo, che hanno creato la loro azienda in tempi in cui, per prosperare, era sufficiente saper lavorare bene e avere voglia di lavorare, oggi si trovano ad essere operai di se stessi.
Operai di se stessi?
Operai di se stessi significa essere presenti in tutte le aree aziendali, non essere riusciti a creare un organigramma funzionale e operativo che sia differente dall’organigramma dell’esercito messicano, in cui c’è un Generalissimo al comando e tutti i peones sotto che obbediscono e non sono autonomi.
Essere operai di se stessi significa non potersi allontanare dal ruolo ed essere ostaggi della propria azienda, non per scelta passionale, ma per necessità operativa.
Io, personalmente, mi ritengo un micro Imprenditore incompetente: faccio fatica e spesso non ho voglia di studiare, non ho tempo per migliorarmi, non mi piace sudare per allenare muscoli che non so nemmeno di avere.
Ma lo faccio, con tanta fatica lo faccio, cerco di migliorare le mie competenze manageriali, un passo avanti e due indietro, quattro avanti e uno indietro, un inciampo e una caduta, un rialzarsi e un saltello, lo faccio, perchè so che le competenze che mi servono, se voglio far crescere la mia piccola azienda, non hanno nulla a che fare con le competenze tecniche.
Vale per me, vale per te, vale per il tuo direttore vendite che fa il lavoro al posto dei venditori o di chiunque abbia ruoli di responsabilità che è bravissimo nell’operation ma non riesce a far crescere le persone.
Se, a volte, ti trovi con la sensazione di essere un criceto nella ruota, cosa stai facendo per uscirne lavorando per disinnescare il buon Peter?
Se hai voglia, lascia un commento a questo articolo per esprimere la tua opinione in merito, aiuterà me, e tutti i lettori, a crescere.
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