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Mindfulness significa essere consapevoli e pienamente presenti in ciò che ci sta accadendo in questo preciso momento, calandosi totalmente nell’istante presente.
Serve questa definizione per capire bene che cosa andrai a leggere in questo articolo.
Oltre ad essere un’allenatrice d’impresa, una venditrice, sono anche Mindfulness Educator.
Quando sono casualmente inciampata nella Mindfulness non avevo minimamente idea a che cosa andavo incontro, non sapevo cosa fosse, non immaginavo dove mi avrebbe portata. Sentivo solo una grande attrazione verso questa “novità”. Ho avuto l’ennesima conferma di quanto sia importante saper seguire il proprio istinto e di come la vita, l’universo, Dio o qualsiasi nome vogliate dargli, ci dia sempre quello di cui abbiamo bisogno, basta solo saper ascoltare.
La Mindfulness per me è importante in ogni aspetto della vita, anche in quello lavorativo, senza la quale, non sarebbe possibile affrontare al meglio certe situazioni.
Molti credono che la Mindfulness sia solo una tecnica particolare di meditazione. Niente di più impreciso! Chi pratica Mindfulness utilizza delle tecniche di meditazione, ma non è per niente corretto dire che la Mindfulness è meditazione, o solamente meditazione.
Se volessi semplificare ancor di più il concetto, la Mindfulness è la pratica del prestare attenzione: sapere dov’è e scegliere dove dirigerla.
Hai presente quando, la sera dopo una lunghissima giornata di lavoro, torni stanco a casa e quando spegni il motore della macchina, quasi non ti sembra di aver guidato per 20 km e nemmeno ricordi di averlo fatto? Sicuramente durante la guida stavi pensando ad altro.
Hai presente quando stai leggendo un libro, che magari ti piace anche molto, ma ti accorgi di aver solo osservato le parole scritte nelle ultime due pagine e che non ricordi niente di ciò che hai appena “letto”?
In entrambi questi momenti la Mindfulness era moooooooolto lontana, per non dire assente.
Parliamo quindi di concentrazione? Non solo! Viviamo la maggior parte del nostro tempo con il pilota automatico inserito, il nostro corpo è presente, fa le cose in maniera automatica, ma la mente non c’è.
La mente vaga trasportandoci in luoghi e tempi molto lontani dal “qui ed ora”.
Tutti abbiamo mille pensieri, preoccupazioni, progetti, ricordi, immagini che ci abitano la mente in modo spesso casuale, senza controllo, senza un apparente senso, senza che ci sia tra di loro un reale filo conduttore. La nostra mente funziona in questo modo ed è del tutto naturale, ciò non significa che ci faccia bene.
Dare libero sfogo ai nostri pensieri e a tutto l’elenco degli “abitanti” della nostra mente è importante. Quello che può fare la differenza è lasciarli scorrere e continuare a fare nel mentre altre mille cose, oppure fermarci, guardarli, come se fossimo seduti davanti allo schermo di un cinema.
Capirli, prestare loro attenzione. In questo modo, avremo la possibilità di dare la giusta attenzione a ciò che è dentro di noi, scegliendo se portare avanti o meno un certo pensiero, dedicando il giusto sguardo a un’immagine piuttosto che a un’altra.
La Mindfulness si può praticare in ogni singolo momento della nostra giornata e della nostra vita. Anche quando siamo in fila in posta. Anzi, non c’è modo migliore di passare le lunghe attese agli sportelli!
Praticare la Mindfulness produce un aumento della nostra consapevolezza, ci aiuta ad abbandonare i nostri giudizi, lo stress e l’ansia, ci accompagna verso un’esperienza di vita più ricca e piena, ci tiene per mano per insegnarci a sostituire i comportamenti reattivi, automatici e distruttivi, con scelte sempre più consapevoli e funzionali.
La Mindfulness mi ha aiutata a superare momenti difficili, effettivamente difficili o semplicemente piccoli ostacoli. Mi ha insegnato ad avere e sviluppare la capacità di osservare le cose da lontano, dall’alto come se fossi un uccellino.
Oggi, però, praticare la Mindfulness non è semplice e immediato perché ci sono degli ostacoli enormi da superare, che fanno parte della nostra quotidianità:
Se ci pensi bene, sono ostacoli che possiamo ritrovare anche nel lavoro e che spesso ci impediscono di poter svolgere il nostro lavoro in modo efficiente.
Ti immagini come sarebbe bello riuscire a utilizzare al meglio il tempo che hai a disposizione? Smettere di impiegare 3 ore per fare un lavoro che dovrebbe occupare solo 40 minuti? Quanto tempo libero in più avresti? Quanti compiti diversi potresti svolgere durante la tua giornata lavorativa?
Con quanta intensità riusciresti a vivere la tua vita e il tuo lavoro? Quanti momenti riusciresti ad assaporare perché sei realmente presente?
Che bene staresti a dare il giusto peso alle cose che succedono sia fuori da te che dentro di te?
Quando vi rendete conto di non essere presenti, provate a chiudere gli occhi. Concentratevi sul vostro respiro, provate a sentirlo. Verificate dove lo sentite meglio, se con le narici, nel petto o nel l’addome. Restate a sentire il respiro finché riuscite a tornare presenti. Non importa se ci vorranno pochi secondi o qualche minuto. Il tempo che vi prendete per essere presenti a voi stessi, è il tempo che investite meglio.
“Vivere è la cosa più rara al mondo. La maggior parte della gente esiste e nulla più.” Oscar Wild
Paola Bragatto
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